Il licenziamento e la protezione contro il licenziamento
Un licenziamento non può mai essere espresso verbalmente, ma sempre per iscritto. I lavoratori dipendenti godono di una protezione generale contro il licenziamento ai sensi della legge sulla protezione contro il licenziamento laddove il rapporto di lavoro esista da almeno sei mesi e l’azienda abbia più di 10 dipendenti (non contando gli apprendisti e i lavoratori part-time solo percentualmente). La legge sulla protezione contro il licenziamento prescrive una giustificazione del licenziamento, che deve essere motivato da attitudini o dal comportamento della persona in oggetto oppure da esigenze aziendali.
Nelle aziende in cui esiste il consiglio di fabbrica è d’obbligo che questo venga consultato in merito al licenziamento. Un licenziamento deciso senza la consultazione del consiglio di fabbrica è nullo. In determinati casi il consiglio di fabbrica può opporsi ad un licenziamento.
Laddove un dipendente voglia far annullare il licenziamento deve presentare una citazione presso il tribunale del lavoro competente entro due settimane dal ricevimento della lettera di licenziamento.
Per le donne in gravidanza e fino a quattro mesi dal parto, così come per gli apprendisti e per i portatori di gravi handicap è prevista una protezione particolare dal licenziamento. Infatti queste persone non possono essere licenziate se non in casi eccezionali e previo consenso di un ente statale. Ulteriori informazioni sono disponibili presso il consiglio di fabbrica oppure i sindacati.