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Il diritto di concordare uno Statuto aziendale

Secondo la legge sullo Statuto aziendale in tutte le aziende di diritto privato (per es. s.r.l. o S.p.A.) con almeno 5 dipendenti è possibile eleggere un consiglio di fabbrica. Il consiglio di fabbrica costituisce la rappresentanza degli interessi dei dipendenti dell’azienda nei confronti del datore di lavoro, in un rapporto di fiduciosa collaborazione, ai fini del benessere sia dell’azienda che dei lavoratori, spesso anche in collaborazione con i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro rappresentati nell’azienda.

Il consiglio di fabbrica viene eletto da tutti i dipendenti dell’azienda, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Il consiglio di fabbrica ha la funzione di accertare che vengano rispettate le leggi a favore dei lavoratori, le norme antinfortuni, i contratti collettivi e gli accordi aziendali e che nessun dipendente sia oggetto di discriminazione a causa della razza, della religione, della nazionalità, dell’origine o delle sue idee politiche, del suo impegno sindacale, del sesso o della propria identità sessuale.

Altri compiti importanti che la legge attribuisce al consiglio di fabbrica sono: l’integrazione dei lavoratori stranieri, la promozione della comprensione fra questi e i loro colleghi tedeschi, e la richiesta di provvedimenti di lotta al razzismo e alla xenofobia. Ha anche il diritto di chiedere il licenziamento di un dipendente che abbia compiuto in azienda atti di razzismo o xenofobia e di rifiutare per gli stessi motivi l’assunzione di un nuovo dipendente.

Il consiglio di fabbrica ha anche il diritto di partecipare a decisioni di gestione del personale ed economica: l’introduzione di ore di straordinario oppure della cassa integrazione sono soggette alla sua approvazione, così come le assunzioni o i licenziamenti di personale oppure l’elaborazione di piani di tutela sociale laddove si preveda la chiusura dell’azienda o altre modifiche strutturali. In alcune aziende il datore di lavoro e il consiglio di fabbrica hanno stipulato accordi per promuovere il trattamento paritario e difendere dalle discriminazioni.

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