I cittadini dell’UE e i loro familiari
I cittadini dell’UE godono all’interno dei confini europei di libertà di circolazione quasi incondizionata. Ciò significa che generalmente essi possono spostarsi liberamente all’interno dell’Unione europea. Questa libertà è tutelata da ampi divieti di discriminazione previsti dalla normativa europea, che escludono l’eventualità che gli Stati trattino cittadini dell’Unione diversamente dai propri. Tuttavia anche in questo ambito vale il detto: non esiste regola che non abbia eccezione. La libertà di circolazione nell’Unione europea non è (ancora) completamente priva di barriere. Alcuni requisiti e alcune formalità previsti dalle disposizioni relative agli stranieri valgono anche per i cittadini dell’Unione.
I cittadini dell’Unione europea possono trovare informazioni dettagliate in internet nel sito www.europa.eu.int/citizensrights nonchè chiamando il numero 00 800 6 7 8 9 10 11. La chiamata è gratuita e può essere effettuata in ognuno dei 25 Paesi membri: le informazioni vengono comunicate nelle rispettive lingue.
L’obiettivo principale della libertà di circolazione è la possibilità di spostarsi in un altro Paese membro dell’Unione per svolgere attività economiche. Perciò il diritto europeo tutela i cittadini laddove essi intendano ad es. offrire o acquistare un servizio, desiderino intraprendere un’attività lavorativa autonoma oppure come lavoratore dipendente in un altro Stato dell’Unione.
Avvertenza: I cittadini dell’Unione possono venire in Germania in cerca di lavoro senza visto. Sia a loro che ai loro familiari, laddove anch’essi cittadini dell’Unione, viene rilasciato d’ufficio un documento che attesta il loro diritto al soggiorno. Perciò i cittadini dell’Unione non sono obbligati a chiedere l’autorizzazione del loro soggiorno all’Ufficio per stranieri. Tuttavia sono tenuti a presentarsi entro un periodo opportuno presso l’autorità competente (per es. l’anagrafe). La normativa europea non riconosce il diritto ad usufruire di prestazioni dello Stato (tedesco) per garantire la sussistenza (come ad es. l’indennità di disoccupazione oppure il sussidio sociale) durante il periodo di ricerca del lavoro.
I cittadini dell’Unione europea hanno diritto di intraprendere un’attività lavorativa, senza l’obbligo di consenso dell’Ufficio di collocamento federale. Le uniche restrizioni a cui sono soggetti i cittadini dell’Unione europea riguardano il settore impiegatizio statale, ma solo rispetto alle istituzioni del potere cosiddetto sovrano (per es. la polizia). Tuttavia l’Ufficio per stranieri può esigere che gli interessati dimostrino di possedere i requisiti necessari per godere del diritto di circolazione. Un lavoratore dipendente può farlo mostrando ad es. la dichiarazione di assunzione del proprio datore di lavoro.
Avvertenza: Per i cittadini appartenenti alla maggior parte dei nuovi Stati dell’UE (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Rep. Ceca e Ungheria) vigono attualmente regole temporanee, riguardo la ricerca in Germania di un’occupazione dipendente. Ad essi è consentito lavorare soltanto previa autorizzazione dell’Ufficio di collocamento federale. Per la concessione di un permesso di lavoro UE sono necessari sostanzialmente gli stessi requisiti richiesti per autorizzare il soggiorno di cittadini di Paesi terzi, che giungono in Germania per la prima volta in cerca di lavoro (vedasi sopra “Diritto di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi”). Tuttavia i cittadini dei nuovi Stati membri dell’UE hanno la precedenza rispetto ai cittadini di Stati terzi. Si prevede che le regole provvisorie resteranno in vigore fino al 30 aprile 2006 e comunque non oltre il 30 aprile 2011.
I cittadini dell’Unione che risiedono legalmente in Germania da cinque anni senza interruzioni hanno il diritto di restarvi, indipendentemente dalla sussistenza dei requisiti necessari al godimento della libertà di circolazione. Ciò vale anche per i loro coniugi o i conviventi e i figli a carico. Per i figli che non hanno ancora compiuto 16 anni ciò vale se la persona che esercita la patria potestà si trova in Germania.
Questo diritto di soggiorno non viene intaccato da una malattia o da un infortunio che impediscono temporaneamente di lavorare e nemmeno dalla disoccupazione involontaria. Indipendentemente dalla loro condizione originaria di lavoratore dipendente, tutta una serie di persone godono dell’autorizzazione alla permanenza in Germania anche se non fanno più parte della manodopera attiva (ad es. a causa di un incidente sul lavoro).
Avvertenza: per l’esercizio di determinate professioni è necessario documentare il possesso di determinate qualifiche. L’Unione europea sta lavorando ad una regolamentazione unitaria del riconoscimento dei titoli di studio. Informazioni su questo tema sono disponibili sul sito www.europa.eu.int/citizensrights.
Il regolamento del ricongiungimento familiare di cittadini dell’Unione europea, che si trovano in Germania per motivi economici è molto tollerante. Hanno diritto al ricongiungimento:
- il coniuge,
- parenti delle generazioni successive (per es. i figli, i nipoti) che non abbiano ancora compiuto 21 anni,
- parenti delle generazioni successive (per es. figli e nipoti) che abbiano superato i 21 anni, laddove il loro sostentamento sia garantito,
- parenti delle generazioni precedenti (per es. i nonni), laddove il loro sostentamento sia garantito.
Avvertenza: il diritto al ricongiungimento familiare vale anche per familiari che siano cittadini di Stati terzi (che non siano quindi cittadini dell’Unione). Tuttavia in tal caso gli interessati possono essere soggetti, diversamente dai cittadini dell’Unione, all’obbligo di visto secondo le regole generali (vedi sopra) e devono quindi procurarlo prima di arrivare in Germania. (Anche se secondo nuove normative europee è consentito, in determinate condizioni, provvedere al visto o altri documenti necessari dopo l’arrivo in Germania, anche se si consiglia di farlo comunque prima).
Anche cittadini dell’Unione che decidono di vivere in Germania senza lavorare o comunque senza svolgere un’attività economica sono tutelati e privilegiati in base al Diritto europeo. Se cittadini dell’Unione, che in un altro Stato membro ricevono la pensione desiderano vivere in Germania possono farlo in quanto questo è un diritto garantito. Ciò vale anche per persone la cui principale fonte di reddito non è la pensione ma il proprio patrimonio, e anche per chi viene in Germania per studiare.
Tuttavia i gruppi sopra elencati devono disporre di sufficienti mezzi di sussistenza e di un’assicurazione di malattia per sé e per la loro famiglia, e sono tenuti, in alcuni casi, a dimostrarlo all’Ufficio stranieri. Normalmente per gli studenti è sufficiente una semplice dichiarazione.
Agli studenti è consentito venire assieme a coniugi e figli o anche farli arrivare in un secondo tempo. Ciò vale anche per i rapporti di convivenza fra partner dello stesso sesso (vedi sopra). Assieme ai coniugi o ai figli, possono giungere in Germania anche familiari della generazione precedente (nonni), sempre a condizione che il sostentamento di questi familiari sia effettivamente garantito.