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Discriminazione e parità

Discriminazione etnica

In Germania la Legge fondamentale proclama il principio di uguaglianza e quindi è vietata la discriminazione per motivi etnici. Organi dello Stato come la polizia o altre autorità sono direttamente vincolate alla parità di trattamento. Attualmente manca ancora una legislazione specifica di tutela dalle discriminazioni nel settore della vita privata, ad es. in caso di ricerca di alloggio oppure di un posto di lavoro. Laddove foste oggetto di discriminazione potete rivolgervi alle associazioni caritative, ai sindacati e agli Incaricati locali per le questioni relative agli stranieri e all’integrazione, dove troverete consulenza e sostegno. Inoltre in alcune città esistono speciali “Uffici antidiscriminazione”.

In futuro si prevede di migliorare la legislazione di tutela dalle discriminazioni di natura etnica, che verrà estesa soprattutto al Diritto del lavoro e a quello civile, e comprenderà quindi anche la stipulazione di contratti assicurativi e d’affitto. Dopodichè sarà possibile chiedere il risarcimento di eventuali danni.

Informazioni sono disponibili nel sito internet

Hyperlink: www.stop-discrimination.info

Le donne

“Uomini e donne hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Lo Stato promuove la realizzazione della parità fra uomini e donne e si adopera ai fini dell’eliminazione degli ostacoli esistenti”. (Legge fondamentale, art. 3 comma 2)
Frau

Per promuovere la parità di trattamento delle donne nel mondo del lavoro e nella società esistono leggi sulla parità (“Gleichstellungsgesetze”), che trovano applicazione essenzialmente nel settore pubblico. In molte città esistono appositi centri di consulenza e di informazione, che offrono sostegno e aiuto alle donne. Tali centri di consulenza si chiamano spesso “Regionalstelle Frau und Beruf” (Centro regionale donne e lavoro) “Frauenbüro” (Centro donne), oppure “Gleichstellungsstelle” (Organizzazione per la parità). Nella maggioranza delle città e presso molte imprese esistono anche cosiddetti “Gleichstellungsbeauftragte”, persone incaricate di rappresentare i particolari interessi del mondo femminile. Per promuovere la presenza delle donne nel modo politico e per facilitare loro l’accesso a posizioni determinanti, alcuni partiti hanno istituito la cosiddetta “Frauenquote”, principio secondo cui le funzioni e gli incarichi all’interno del partito devono essere equamente distribuite fra uomini e donne.

Molestie sessuali

Nella Repubblica Federale Tedesca le molestie sessuali nei confronti di donne e uomini sono proibite. La legge di tutela dei dipendenti (“Beschäftigtenschutzgesetz”) difende uomini e donne dalle molestie sul posto di lavoro. Con tale definizione si intendono quei comportamenti a carattere sessuale di cui gli interessati sono oggetto senza desiderarlo. Ad es. contatti fisici e aggressioni, oppure l’espressione di osservazioni dal contenuto sessuale, fino ai casi estremi in cui viene mostrato materiale pornografico o vengono esplicitamente richieste prestazioni sessuali. I datori di lavoro hanno l’obbligo di verificare reclami di questo tipo. L’accertamento di molestia sessuale può giustificare il licenziamento immediato di chi se ne è reso colpevole.

Informazioni sul tema molestie sessuali e violenza familiare sono disponibili presso il Ministero Federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani, anche in internet nel sito Hyperlink: www.bmfsfj.de.

Maltrattamenti in famiglia

In Germania è vietato qualsiasi tipo di maltrattamento fisico in famiglia. Ai genitori è proibito picchiare i propri figli per punirli: questo tipo di punizione (“Prügelstrafe”) è vietata per legge. I coniugi che subiscono maltrattamenti per mano del partner non devono temere l’espulsione dal Paese. Infatti anche in caso di divorzio dei coniugi in seguito a tali maltrattamenti, la vittima ha diritto al rilascio di un permesso autonomo di soggiorno (vedi capitolo Rimando: La legislazione sugli stranieri). In caso di violenza domestica è possibile chiedere l’intervento della polizia, affinché questa impedisca al partner violento di accedere all’abitazione. Laddove la polizia sospetti l’imminenza di un’aggressione pericolosa oppure che questa sia già avvenuta, può, una volta entrata nell’abitazione, ritirare la chiave alla persona violenta e allontanarla dall’abitazione. In un caso del genere sarebbe opportuno richiedere presso la sezione della pretura competente in cause familiari (“Familiengericht”) l’assegnazione dell’abitazione e l’emissione di un’ordinanza di tutela, che vieti qualsiasi contatto con la vittima. Nella maggioranza delle grandi città esistono anche i cosidetti “Frauenhäuser”, centri di accoglienza allo scopo di proteggere le donne vittime di violenza offrendo loro temporaneamente un alloggio. Il numero di telefono si trova nell’elenco telefonico oppure può essere richiesto presso la polizia. In ogni caso si garantisce alle vittime l’anonimato. Si può chiedere aiuto anche all’associazione di tutela dei minorenni (“Kinderschutzbund”), alle associazioni caritative (vedi capitolo Rimando: Le organizzazioni e i loro referenti), all’ufficio di servizio sociale minorile del comune (“Jugendamt”) oppure ai centri di consulenza specifici e agli avvocati.

La convivenza di coppie dello stesso sesso

In Germania la discriminazione degli omosessuali è proibita. Ma la loro presenza nella società non è ancora accettata come ovvia. Diverse personalità della vita pubblica sono omosessuali e non lo nascondono. Come ad es. Klaus Wowereit, che prima di essere eletto borgomastro di Berlino ha dichiarato: “Sono omosessuale e va bene così”. L’ordinamento giuridico riconosce alle unioni fra omosessuali (“gleichgeschlechtliche Partnerschaften”) una parità quasi completa rispetto alle convivenze matrimoniali. Questo principio é fissato nella rispettiva legge sul trattamento paritario della convivenza fra omosessuali. Trattamento paritario significa ad es. che il partner straniero di un omosessuale può ricevere il permesso di soggiorno al fine di realizzare e tutelare un rapporto di convivenza.

Informazione: Per informazioni rivolgersi all’ufficio anagrafe (“Standesamt”) presso il municipio della città di residenza oppure ai centri di consulenza e di rappresentanza degli interessi degli omosessuali esistenti in quasi tutte le città maggiori.

Handicap

Behindi

I portatori di handicap fisici o intellettuali e i loro familiari possono rivolgersi a centri di consulenza specializzati in questo settore. Qui possono ricevere informazioni su temi quali l’assistenza, la riabilitazione, le possibilità di ricevere aiuti o agevolazioni economiche. Sia i medici che i municipi sono in possesso degli indirizzi di tali istituzioni.

Beauftragter der Bundesregierung für die Belange behinderter Menschen

Telefono 01888-441-2944

Hyperlink: www.behindertenbeauftragter.de